“Crafts and settlements.Aspetti produttivi e topografico-insediativi tra tardantichità e altomedioevo in area abruzzese” (Progetto ex 60%, coord. Sonia Antonelli) incentrato sulla valutazione, da una prospettiva archeologica, della consistenza dei sistemi commerciali e delle produzioni nel passaggio tra la tarda antichità e l’altomedioevo, momento nel quale l’Adriatico sembra assumere un ruolo strategico e centrale nelle connessioni tra le diverse parti dell’Impero. L’Abruzzo, per la sua posizione mediana sulla costa adriatica occidentale costituisce un osservatorio privilegiato delle dinamiche economico-commerciali che consentono di investigare anche relazioni culturali, sociali e religiose (ad es. legate alla cristianizzazione e all’organizzazione ecclesiastica) nodali per comprendere le trasformazioni e i cambiamenti che caratterizzano il periodo.
“L’edilizia storica come strumento per la ricostruzione del territorio tra antichità e medioevo: tecniche, materiali, commitenti e maestranze” (Progetto ex 60%, coord. Maria Carla Somma). La ricerca indaga i processi costruttivi, come interazione tra le necessità dell’insediamento umano ed il contesto ambientale e come elemento tangibile delle istanze politiche, sociali e culturali. Il processo produttivo sotteso ad ogni fenomeno costruttivo è strettamente connesso all’ambiente culturale che lo promuove, con un complesso intreccio tra committenza e maestranze. L’ambito geografico è quello dell’Italia centrale (Abruzzo e Lazio), nel passaggio dall’antichità al medioevo. Facendo ricorso a tutte le categorie di fonti e con l’ausilio delle attuali metodologie archeometriche e diagnostiche, il progetto prevede di avviare una specifica linea volta ad analizzare l’edilizia storica come espressione di precise capacità tecnologiche, per contrastare ad esempio eventi catastrofici, quali i terremoti.
Il progetto “Dinamiche insediative ed evoluzione del paesaggio antropico in area medioadriatica tra età pre-romana e altomedievale” (Progetto di Ricerca Post-Doc, Dott. Marco Moderato) è dedicato all’analisi delle dinamiche insediative di contesti territoriali sulle due sponde del mare Adriatico (Conca Peligna e area di Durrës) in un’ottica interdisciplinare e globale, volta alla comprensione delle relazioni esistenti fra pattern di occupazione e trasformazioni geomorfologiche e ambientali. L’indagine è focalizzata sulle strutture insediative nel rapporto montagna-costa, indagate sotto il profilo sia urbanistico-territoriale che economico-sociale, in una visione diacronica dall’età preromana a quella tardoantica, e sulle trasformazioni del paesaggio antropico anche in termini di sfruttamento delle risorse. Gli obiettivi sono perseguiti attraverso l’interrelazione di diversi metodi di indagine come il remote sensing, combinato con prospezioni geo-elettromagnetiche e/o radar, ricognizioni territoriali e scavi.